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sessuologia clinica
La sessualità e l'amore sono parte fondamentale dell'identità dell'essere ed aspetti essenziali di espressione di se stessi.Il corteggiamento, l'innamoramento ed il legame amoroso, si intrecciano nella sessualità , dall'espressione più leggera e spensierata, alla condivisione più profonda.La sessualità è sacra e sacralizzata in molte religioni poichè permette l'elevazione dell'anima.Una piena espressione e realizzazione dell'essere prevede una vita sessuale scelta e priva di disturbi.
Vi sono casi in cui la persona per molteplici cause, può accusare un ridotto, od assente desiderio sessuale, od avere un desiderio conservato ma una risposta sessuale disturbata.
I disturbi della risposta sessuale (eiaculazione precoce o ritardata, disturbo dell'erezione, disturbo dell'eccitazione femminile, anorgasmia, vaginismo, dispareunia), sono molto spesso di origine psicogena, ossia legati ad un vissuto non confortevole o non piacevole di ciò che ci accade durante gli incontri sessuali o amorosi o ad uno stato mentale che non ci predispone all'incontro.
Le cause organiche sono limitate. Nonostante ciò è fondamentale fare i necessari controlli medici per escludere cause organiche, prima o contestualmente all'inizio di un percorso sessuologico.
Ciò rende i disturbi assolutamente trattabili e risolvibili, in alcuni casi anche con una semplice consulenza informativa, in altri casi con una breve terapia di coppia;
a volte questi sono alcuni dei messaggi che il nostro essere ci dà di un disagio più ampio; in questi casi meritano una trattazione più approfondita con una psicoterapia individuale.
E' quindi importante, per quanto possa essere difficile, affrontare le difficoltà con attenzione e speranza.
Un discorso a sé riguarda le parafilie, legate ad una risposta sessuale conservata ma ad una ricerca sessuale che può essere bizzarra o delinquenziale.
eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una condizione molto diffusa di disturbo sessuale. In seguito ad essa l'individuo non è in grado di persistere nell'attività sessuale per il tempo sufficiente a renderla soddisfacente per la partner e/o per se stesso. Ci sono stati più tentativi di definire il disturbo in base ai tempi od al numero di spinte, (un minuto e mezzo, 10 spinte pelviche, non raggiungimento dell'orgasmo da parte della compagna non anorgasmica per oltre il 50 % delle volte, ecc.) ma non vi è accordo tra gli specialisti.
Si definisce quindi eiaculazione precoce, in seguito ad una soggettiva (di coppia) sensazione di insoddisfazione, l' incapacità del soggetto di sentire il sopravvenire del riflesso eiaculatorio, e quindi il mancato controllo sull'eiaculazione.
Nei casi più severi il soggetto può eiaculare appena introdotto il pene in vagina, nell'avvicinarvisi, od anche durante i primi momenti dell'incontro sessuale.
Trattamento:
Escluse problematiche di tipo medico (ad esempio il frenulo breve o la prostatite) e quindi in seguito agli esami clinici necessari, la terapia di elezione è breve:
ai colloqui con il sessuologo si alternano alcuni esercizi sessuali (da compiere a casa) che aiutano il soggetto, a riconoscere il riflesso eiaculatorio, a prendervi confidenza e a raggiungere un adeguato controllo sull'eiaculazione. Vengono poi discussi in colloquio con il sessuologo gli aspetti relativi agli esercizi ed alla comunicazione sessuale e di coppia. Il disturbo ha nella stragrande maggioranza dei casi una prognosi positiva. Nonostante il migliore approccio preveda la coppia in terapia, è anche possibile prevedere un trattamento individuale.
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eiaculazione ritardata
Si intende per eiaculazione ritardata una condizione di costante difficoltà a raggiungere l'orgasmo in vagina, o nei casi più severi anche durante la masturbazione. Si può considerare l'equivalente dell'anorgasmia femminile, e può creare grave disagio al singolo ed alla coppia.
Spesso la partner può sentirsi rifiutata o non sufficientemente adeguata, o il paziente stesso può sentire ansia prevedendo di non riuscire ad eiaculare alimentando il disturbo e vivendo spiacevolmente l'incontro sessuale. Il disagio può portare all'evitamento.
La risposta sessuale in genere è conservata per quanto riguarda desiderio ed eccitazione, ma il riflesso orgasmico non sopravviene mai o in rari casi. Può essere primaria, quando il soggetto non ricorda periodi della sua vita privi di disagio, o secondaria qualora sopravvenuta in seguito ad un periodo di attività soddisfacente.
Trattamento:
In base agli elementi diagnostici si può definire di lavorare esclusivamente sul sintomo tramite una terapia breve di coppia che prevede esercizi sessuali (di coppia, da compiere a casa) che promuovono un aumento del piacere e dell'abbandono del paziente.
Vengono poi discussi in colloquio con il sessuologo gli aspetti relativi agli esercizi ed alla comunicazione sessuale e di coppia.
In casi più complessi è indicata una psicoterapia individuale terapia di più ampio respiro che coinvolge aspetti psichici che possono essere alla base del disturbo
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disturbo dell'erezione
Il disturbo dell'erezione, meglio conosciuto come impotenza, è una condizione per la quale l'individuo non è in grado di mantenere un'erezione sufficientemente consistente da poter penetrare in vagina, o qualora penetrato perda la consistenza necessaria al rapporto sessuale senza raggiungere l'orgasmo.
Si distingue un disturbo primario, in cui il paziente ha sempre avuto problemi a raggiungere e/o mantenere l'erezione, o secondario quando dopo un periodo di attività sessuale adeguata e soddisfacente, sia pervenuto il disturbo.
Non si parla di disturbo nel caso di una defaillance momentanea, esperienza comune tra gli uomini, ma nel caso in cui il disturbo persista.
Quando di origine psicogena (da stabilirsi solo in seguito a visita andrologica), è spesso legata all'incapacità di abbandonarsi al piacere sessuale per via di una condizione mentale non facilitante (stress, ansia, spectatoring, ansia da prestazione, ecc.) o per via di una comunicazione di coppia sfavorevole.
Può accadere che il soggetto riesca ad avere una buona erezione nel caso si masturbi, ma che non sia in grado di mantenerla in un incontro sessuale.
Trattamento:
In alcuni casi può essere sufficiente una breve consulenza, in cui si ridefiniscano le modalità di funzionamento fisiologico;
in genere però la terapia di elezione è di coppia e prevede in alternanza ai colloqui sessuologici, in cui vengono affrontate le dinamiche di coppia ed i significati personali coinvolti nel mantenimento della disfunzione, degli esercizi sessuali (di coppia, da compiere a casa) che sono poi discussi in colloquio.
Non sempre è sufficiente, poichè in alcuni casi il disturbo è solo uno dei sintomi che esprimono un disagio che coinvolge la persona più complessivamente, caso in cui si rende necessario un intervento di psicoterapia individuale.
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Disturbo dell'eccitazione femminile
Disturbo un tempo chiamato frigidità , è il corrispettivo fisiologico del disturbo dell'erezione nell'uomo. La risposta fisiologica di eccitazione nella donna è mediato da un aumento dell'irrorazione sanguigna della vagina, che determina una tumescenza ed una lubrificazione dell'accesso vaginale tale per cui l'inserimento del pene è agevole e piacevole.
Quando in seguito ad una stimolazione percepita come adeguata vi sia assenza di tale risposta, il coito è possibile, ma può non dare piacere, se non quello della vicinanza fisica con il partner, o può dare origine a sensazioni spiacevoli od anche dolorose. di fatto la donna non è eccitata e quindi non pronta ad accogliere il pene.
come per il disturbo dell'erezione, non si parla di disturbo dell'eccitazione femminile se l'avvenimento è occasionale, o se sopravviene in seguito ad una stimolazione non sufficiente quantitativamente e qualitativamente al raggiungimento dell'eccitazione.
Trattamento:
Il disturbo quando di origine psicogena ( una volta escluse cause organiche tramite accertamenti)
può essere affrontato tramite una terapia di coppia che prevede esercizi da fare a casa (alcuni individuali volti alla stimolazione della muscolatura pelvica, altri di coppia) e la discussione in colloquio con il sessuologo degli aspetti relativi agli esercizi ed alla comunicazione sessuale e di coppia.
E' prevista la psicoterapia di coppia od individuale qualora si ravvisino cause più profonde ed interiori che non rendano efficace il primo tipo di terapia.
In alcuni casi può essere sufficiente una consulenza breve volta ad aiutare la coppia a trovare insieme una stimolazione maggiormente piacevole per la donna
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Anorgasmia
Disturbo determinato da un'assenza della possibilità di raggiungere l'orgasmo anche in seguito ad una stimolazione adeguata sia qualitattivamente che quantitativamente.
L'orgasmo è un riflesso attivato da una stimolazione del clitoride o dai movimenti coitali, ed è un evento che non è continuativo all'eccitazione, ma avviene un cambiamento drastico delle sensazioni. All'urgenza ed intensità del piacere segue un momento in cui si verifica un lieve ottundimento della coscienza, a cui si associa un piacere intenso e diffuso, un senso di essere 'arrivate o venute' ed una serie ritmica di contrazioni della muscolatura perivaginale, senza la quale non si può parlare di orgasmo, anche quando il piacere provato possa essere estremamente appagante e fortemente ricercato.
L'orgasmo può essere provocato quindi sia tramite la stimolazione diretta del clitoride (masturbazione manuale, orale, ecc.) sia tramite i movimenti coitali che oltre a determinare una stimolazione del clitoride seppur meno diretta, sono associati a componenti di maggiore eccitazione e coinvolgimento sessuale oltre al piacere del contenimento del pene in vagina, sia con una combinazione di entrambe le modalità .
L'anorgasmia è legata ad una difficoltà della donna a virare da una situazione di eccitazione, anche molto intensa, al riflesso orgasmico, che ha bisogno per sopravvenire di sensazioni spesso molto soggettive ed in genere molto legate all'emotività e ad aspetti psicologici della donna.
Può essere primaria, se non vi sono precedenti periodi non sintomatici nella vita della donna, o secondaria qualora sopravvenuta ad un periodo di soddisfazione sessuale; può inoltre essere situazionale e quindi legata ad uno specifico partner od al solo coito.
Si precisa inoltre che un terzo circa delle donne non riesce in genere a raggiungere l'orgasmo in assenza di stimolazione clitoridea, che deve quindi necessariamente essere integrata al coito.
Trattamento:
il trattamento prevede a seconda della severità del disturbo, una terapia di coppia, od una psicoterapia individuale, qualora vi siano aspetti che coinvolgono la persona in modo più massiccio. Nel caso della terapia di coppia si prevedono alcuni esercizi da fare a casa (alcuni individuali, altri di coppia) volti ad aumentare la tendenza ad abbandonarsi al piacere sessuale, ad arricchire le modalità di stimolazione e ad accrescere così le probabilità di avere il riflesso orgasmico.
In fase di colloquio con il sessuologo vi sarà poi la discussione degli aspetti relativi agli esercizi ed alla comunicazione sessuale e di coppia.
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Vaginismo
E' una disfunzione sessuale per la quale la vagina all'avvicinarsi di un corpo estraneo, è soggetta ad una contrazione tale che non permette né l'inserimento del pene, né la visita ginecologica se non con forti dolori.
E' una condizione che può essere legata a paure, o altri sentimenti negativi, e ad una inadeguata conoscenza e/o mancata esplorazione del proprio apparato genitale. Vi possono essere paure di contenere il pene, o di poter danneggiare gli organi interni con la penetrazione, o vi possono essere emozioni e significati meno espliciti che sono però di origine squisitamente psicosomatica. Vi può essere alla base un'educazione particolarmente restrittiva rispetto al sesso, sensi di colpa od aspettative che sovrastimano il dolore della prima volta.
La contrazione anche quando inizialmente potrebbe non impedire del tutto la penetrazione da origine a dolore durante i tentativi di coito, condizione che aumenta la contrazione in un circolo vizioso che porta all'impossibilità della penetrazione.
Tutto ciò può scoraggiare la coppia.
Trattamento:
Malgrado sia una risposta riflessa, e quindi non mediata dalla volontà della donna, il vaginismo, dipende da una contrazione di muscoli volontari, e quindi potenzialmente risolvibile dalla coppia tramite, a seconda della valutazione diagnostica, psicoterapia individuale od un'adeguata terapia sessuologica che prevede esercizi da fare a casa (alcuni individuali, altri di coppia) e la discussione in colloquio con il sessuologo degli aspetti relativi agli esercizi ed alla comunicazione sessuale e di coppia.
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Dispareunia
In aggiornamento
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parafilie
A differenza dei disturbi della reazione sessuale le parafilie (esibizionismo, voyeurismo, feticismo, sadismo o masochismo sessuale, frotteurismo, pedofilia, gerontofilia, ecc.) sono condizioni in cui il piacere sessuale è conservato ma la persona dà risposte sessuali a stimoli considerati non eccitanti dai più e spesso in situazioni gravemente sanzionate socialmente o penalmente. La persona vede la sua problematica quindi non tanto nella difficoltà della risposta sessuale, bensì connessa all'oggetto od alle modalità di eccitazione (problemi legati alla riprovazione, o nei casi più gravi problemi penali).
Può non esservi quindi da parte della persona una sofferenza per la sua condizione, ne una valutazione negativa, può essere cioè egosintonica.
La parafilia in genere impedisce alla persona di stabilire un legame di coppia, e può essere di grave impedimento ad una vita soddisfacente, quando non diventi causa di gravi reati contro la persona.
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